
La storia di Markforged ha qualcosa di romantico oltre che di molto simile alla storia di alcune realtà aziendali famose in tutto il mondo come Apple, la nota casa di Cupertino (CA), e HP, Palo Alto (CA).
Tanto per cominciare, Markforged, a differenza dei due colossi appena citati, non nacque in California, bensì in Massachusetts, sulla costa est dove risiede l’Istituto di Tecnologia di Boston, il noto MIT.
Come nasce la prima stampante 3D Markforged
L’idea di creare una stampante 3D per realizzare parti in materiale polimerico ma resistenti come l’alluminio nacque da due studenti del MIT, Greg Mark e David Benhaim. I due amici progettarono la prima stampante 3D all’interno di una cantina, così come fecero, prima di loro, celebrità del calibro di Steve Jobs, Bill Hewlett, David Packard, per citarne solo alcuni.
Fu, infatti, nel 2013 che Greg e David svilupparono la loro prima stampante 3D che prese il nome di Mark One. I due, resisi conto delle potenzialità della macchina, riuscirono a ottenere il pass per esporla durante il Solidworks World, la conference annuale organizzata dalla Solidworks, la nota casa dell’omonimo software di progettazione meccanica, nel gennaio del 2014.
La prima stampante 3D di Markforged fu, dunque, la Mark One, che stampava il nylon puro rinforzato da ciò che si sarebbe rivelato il punto di forza della casa di Boston: la fibra lunga di Carbonio.
Markforged to go public…
La storia di Markforged accelera. Dal 2014, si assiste a una veloce crescita sia sul mercato americano, sia su quello mondiale. Forbes inserisce la casa di Boston al decimo posto tra le prime 500 aziende americane (Forbes 2018 Next Billion Dollar Startups List) che ebbero la crescita più veloce tra il 2014 e il 2017 (+12687%) e la insignisce come la prossima startup miliardaria. Nel 2020, Markforged diventa il secondo produttore mondiale di stampanti 3D industriali per numero di unità vendute.
Forbes ci vedeva bene, anzi benissimo. Il 24 febbraio 2021, Markforged annuncia che la società entrerà in borsa alla New York Stock Exchange con una capitalizzazione di 2,1 miliardi di dollari. Un risultato sorprendente per un’azienda che nel 2020 ha fatturato poco più di 80 milioni di dollari.